Incompatibile binomio, quello di foresta e letteratura, di sauvage e civilisé, di naturale eccesso e costruzione formale. L’impianto tematico del volume, non esente da incursioni nell’ambito figurativo o nello sfondo sociale, fa rivivere la foresta nella sua qualità di fulcro simbolico e nei suoi retaggi aristocratici, nell’esotismo dei décors americani e nella sua mercificazione ottocentesca a meta del nascente turismo. Così il lettore, passeggiando nelle foreste letterarie, proverà la curiosa impressione di veder scorrere attraverso la cortina degli alberi più d’un secolo di letteratura francese. |